Pranzo cauto dello permanenza casalinga

101 – 23 marzo 2020

Pranzo cauto dello permanenza casalinga

Raccolta di sé in antipasto semplice di omelette alle erbe di campagna, provola del Casale e speck dei luoghi lontani.

Distanza da uomo in gnocchi di patate alla zucca gialla con applausi di spezie.

Speranza d’aria in insalata sicula di arance, finocchi e cipolla tenera. 

Conforto dolce in crema pasticcera agli amaretti. 

Il vino bianco di Sicilia elabora pensieri d’incontri con l’acqua fresca e il pane dei pressi e rassicura le idee e le preoccupazioni di un agire inconsueto e cauto, mentre le note libere dei Syd Matters si confondono con il tepore delle intenzioni custodite negli occhi. 

Solitudo di casa e parole d’altri q. b. 

 

Pranzo del sollievo arruffato

071 – 28 dicembre 2016

Sospiri di sollievo in incontro aromatico di gamberi e avocado e complicità ardita di mele, rucola e arancia.

Rilettura di sè in gnocchi di casa alla zucca gialla con silenziosità di crema ai formaggi.

Verdezza arruffata in insalata lenta di songino, rucola, avocado e mela.

Il bianco di un’ Inzolia di Sicilia raccoglie sereno le impressioni cromatiche tra gli sguardi di un pane di casa desideroso e un’acqua fresca di fonte e le note alte della nona sinfonia di Beethoven serpeggiano tra i raggi di un sole che porta calore e sollievo.

Solitudo invernale e pensieri arruffati q.b.

Pranzo delle terre liberate

065 – 21 luglio 16

Pranzo delle terre liberate

Euforia di gnocchi di casa all’incontro di porcellana e rucola con sorriso libero di pomodorino e peperoncino.
Rimasugli di sè in omelette allegra con salvia, rosmarino e delicatezza di porcellana.
Racconti estivi in piccola insalata caprese.
La leggerezza austera di un bianco Centopassi racconta di terre sottratte alla mafia a un’acqua di fonte fresca di sè e a un pane di casa sempre innamorato. Le note di Astor Piazzolla emergono e sommergono tristezze e pensieri scuri.
Solitudo protetta e ricordo d’abbracci q.b.

Pranzo del pensiero che guarda altrove

050 – 24 gen 16

Pranzo del pensiero che guarda altrove

Apertura d’orizzonti in gnocchetti di ricotta di gregge locale su amabilità di vellutata di zucca gialla in rotondità di spezie

Ritorno di ricordi in insalate di “trunzo di Jaci” e di ortaggi allegri dell’Orto dei Semplici in condimenti complici.

Sorrisi di sè in fritttura calorosa di mezzelune ardite di zucca gialla e carezze di menta.

Armonia d’aria in chiusura di mandarini e clementine dei passi brevi.

Il pane di fuoco di legna impaziente incrocia lo sguardo distratto dell’acqua di fonte che raccoglie le storie di sogni lontani di un rosso delle vigne dei luoghi d’Etna, mentre le note nomadi di Terry Riley disegnano paesi lontani nei pensieri che vagano.

Solitudo, pensiero di mare e ritagli di me q.b.

Gli ortaggi utilizzati per le insalate provengono dall’Orto dei Semplici (“trunzo di Jaci”, lattughe, finocchio)

Pranzo della musica degli occhi

024 – 24 apr 15

Pranzo della musica degli occhi.
Flash mob di gnocchi di patate in coreografia di gorgonzola silenzioso e formaggi plaudenti.
Happening di colori in insalata dagli umori allegri.
L’acqua di fonte accompagna un Bianco d’Umbria di ammiccante sagacia e il pane si nutre di occhi e di mani. La musica di occhi di figlia sovrasta le nubi incombenti. Chiusura di fragole e panna in assenza di foto. Resto di nulla q.b

Pranzo della domenica indolente

008 – 18 gen 15

Pranzo della domenica indolente.
Rimpatriata di gnocchi di patate con salvia fresca e burro isolano.
Commiato di fettine di pollo al vino bianco con lacrime di prezzemolo.
Insalata modesta di arance, cipollotto fresco e sedano su dondolio di olio e pepe.
Frutta fresca dei passi brevi e integralità di pane in delicato filone.
Si usa bere Inzolia da vigneti siciliani e si mostra l’acqua fredda di fonte fresca.
Musica solerte e nebbie nei pressi.