Pranzo del lunedì cortese

029 – 25 mag 15

Pranzo del lunedì cortese

Sospensione temporale in fiori di zucchine con pastella briosa alla birra e morbidezza interiore di pecorino pepato.
Gentilezza di cavatelli in accoglienza di zucchine e basilico con sorrrisi grattuggiati di pecorino.
Esilità di lattuga, cetriolo e basilico in insalata d’orto con frammenti di ricotta infornata.
Interezza di fragola in nudità compiacente.
Il bianco d’Umbria s’intrattiene con il gusto delicato e l’acqua di fonte sorride timida agli scherzi ingenui di un pane buono.
Un amaro calabrese ringrazia le note dei Baustelle. Solitudo di sfuggita e ricordi d’Eralavò q.b.

Tutti i vegetali utilizzati provengono dall’Orto dei semplici (zucchine, fiori di zucchina, basilico, lattuga, cetriolo, cipolla fresca)

Pranzo dei sensi di lotta

027 – 8 mag 15

Pranzo dei sensi di lotta.
Commozione di couscous in sintonia di pesce spada e gamberetti con supporto festoso di piselli e zucchine.
Solidarietà di fave in cottura arrabbiata.
Disobbedienza di insalata in condimento spontaneo.
Il pane sciopera e l’acqua esulta mentre il bianco d’Alcamo esalta le lotte.
Arance di Sicilia a fine corteo.
L’aria di primavera si mescola con i suoni di un blues d’annata, desiderio e solitudo q.b.

Piselli (dolcissimi) e cipolla fresca dell’ Orto dei semplici.

Pranzo del lavoro costituzionale

26– 1 mag 15

Pranzo del lavoro costituzionale.
Scioglievolezza di provola affumicata in foglia di limone e brace.
Prelibatezza di verza stufata con porro e sorriso di marsala.
Corteo di verdure grigliate e acrobazie di verza in delizia di polpettine.
Festa di ortaggi in insalata dai colori freschi.
Amplesso di kiwi e ananas in bagno di arancia e marsala.
Il desinare sereno è raccontato da un Bianco d’Alcamo che invita l’acqua di fonte e il pane timido all’ascolto. I pensieri danzano al reggae di Bob Marley. Solitudo e pensiero di amici lontani q.b.

Pranzo dei racconti liberati

025 – 25 aprile 15

Pranzo dei racconti liberati.
Racconti brevi di parmigiano e pecorino sardo in ascolto silenzioso di vermouth bianco.
Commozione di orata e gamberoni in racconti di mari lontani e pinzimonio siciliano.
Terra di Sicilia raccontata in insalata fresca di lattuga, cetrioli e pomodorini.
Sapienza di fragole in racconti di venti primaverili.
Il bianco d’Umbria parla di terre e piogge e l’acqua racconta di se mentre il pane in pezzi induce alla bontà.
Ad occhi chiusi si ascolta la storia di un Marsala Superiore Targa 2003. Ci accarezza il suono raccontato di Philip Glass, serenità e libertà q.b.
Chiusura libera di un “bella ciao” dei Modena City Ramblers.

Pranzo della musica degli occhi

024 – 24 apr 15

Pranzo della musica degli occhi.
Flash mob di gnocchi di patate in coreografia di gorgonzola silenzioso e formaggi plaudenti.
Happening di colori in insalata dagli umori allegri.
L’acqua di fonte accompagna un Bianco d’Umbria di ammiccante sagacia e il pane si nutre di occhi e di mani. La musica di occhi di figlia sovrasta le nubi incombenti. Chiusura di fragole e panna in assenza di foto. Resto di nulla q.b

Pranzo delle abitudini ingannnate

022 – 20 apr 15

Pranzo delle abitudini ingannate.
Esilità di carota in cremosa attrazione di gorgonzola.
Salti di spaghetti in musica di asparagi selvatici e pomodorini con soffi di pepe nero.
Chiacchere soffuse di cuori di carciofo e piselli in ingresso di primavera.
Il bianco dei luoghi nostri si intrattiene con il cibo sotto le occhiate schive di acqua di fonte e i consigli del pane di casa.
Lo spessore musicato di Atom heart mother allontana il malessere. Solitudo di me e desiderio di esserci q.b.

Pranzo del cammino marsalese

021– 4 apr 15

Pranzo del cammino marsalese.
Dialoghi incrociati di formaggi stagionati e miele dell’Etna con olive impazienti.
Eleganza di gusto in strozzapreti con racconti di alalunga in bagno di Marsala e pomodoro ciliegino e con sorriso di arancia grattuggiata.
Incontro di desideri tra frutta e verdura in insalata compiacente.
Si sorseggiano un Marsala fine e un Falanghina del Sannio ad occhi chiusi. Acqua e pane accompagnano la musica dei Tuxedomoon.
Rientro a casa e desideri q.b.

Pranzo corto della domenica in legale

020 – 29 mar 15

Pranzo corto della domenica in legale.
Abbracci di couscous con tocchetti di pollo in allegria di curry e funghi secchi, rotondità di zucchine saltate in spezie mediterranee e danza di cavolfiore dell’orto in rumba d’olive, uva passa e formaggio pepato tenero dei dialetti nostri. L’acqua osserva divertita il fraseggio lieve di un Folanghina del Sannio e il pane se ne sta in disparte. Il sole dell’ora legale ascolta la musica dei Tindersicks. Solitudo e ricordi q.b.
Il cavolfiore e la cipollina tenera usata per tutte le piatenze sono dell’Orto dei semplici

Pranzo della riconciliazione interiore

016 – 27 feb 15

Pranzo della riconciliazione interiore.
Bisbiglio di formaggi stagionati con miele di castagno e marmellata di peperoncino.
Timidezza di olive verdi condite.
Allegria caotica di couscous in danza di verdure cotte e spezie orientali.
Essenzialità di “trunzo di Jaci” in meditazione condita.
Frutta di stagione in fremente attesa. Il pane dialoga, l’acqua fresca sorride. Il bianco del vino Grillo di terre siciliane rinfresca il palato.
La musica si muove e si incontra con il pensiero riconciliato.

Pranzo di un mercoledì che guarda il mare

012 – 11 feb 15

Pranzo di un mercoledí che guarda il mare.
Esagerazione di arrosto con orata e gamberoni ai sapori nostrani.
Verdezza di lattuga in esibizione croccante e spicchi di finocchio in dolce nudità.
Solarità di arancia di Sicilia.
Ci applaude un bianco Alcamo d’occidente e ci origlia la trasparenza dell’acqua dei pressi. Il pane è quieto. Musica jazz da chiudere gli occhi e persistenza di serenità. Solitudo q.b. con luce d’arancia.